martedì 31 marzo 2009

martedì 24 marzo 2009

ZAPATERO I PRESERVATIVI E LA FAME IN AFRICA

LA DERIVA LAICISTA E' LA MADRE DI UNA EUROPA SENZA RADICI ,SENZA TRADIZIONI AL SEVIZIO DEL DIO DENARO E DEL MASSIMALISMO


Con una prolusione al Consiglio Permanente della Cei dai toni durissimi, il cardinale Angelo Bagnasco ha affermato che il Santo Padre non può e non deve essere male interpretato e perfino irriso per le verità che annuncia e proclama. Sono stati principalmente gli organi di informazione a promuovere la strumentalizzazione delle parole pronunciate dal Papa in Africa sul contagio dell'Aids e sui preservativi, favorendo grottesche accuse di ingerenza: hanno infatti offerto i discorsi di Benedetto in pasto a coloro che, sulla base di alcuni resoconti fuorvianti, hanno decretato contro di lui «un ostracismo che esula dagli stessi canoni laici».

Offese insopportabili, che i vescovi non intendono minimamente tollerare. Perché i veri contenuti del pellegrinaggio africano di Benedetto sono stati colpevolmente sovrastati dalla polemica sull'uso dei profilattici e sulla epidemia di Hiv, generando una controversia unicamente mediatica che non aveva alcuna ragione di essere. E in tutto ciò le maggiori responsabilità vanno addebitate alla «insistenza pregiudiziale delle agenzie internazionali» e alle «dichiarazioni di alcuni esponenti europei o di organismi sovranazionali».

Un esplicito atto di accusa a quella classe politica che per ruolo e responsabilità non dovrebbe essere superficiale nelle analisi né precipitosa nei giudizi. Ma questa volgarità, secondo Bagnasco, non potrà che ricadere proprio su coloro che la hanno praticata: non si è infatti trattato di un libero dissenso, ma di una campagna di irrisione che la Chiesa di Roma respinge con tutte le sue forze. Il grave disappunto espresso dal capo dei vescovi italiani si è esteso inoltre alla vicenda della revoca della scomunica ai lefebvriani e al caso Eluana, anch'essi strumentalizzati entrambi dai media: il quadro tracciato da Bagnasco è insomma quello di una Chiesa sotto attacco che intende reagire su tutti i fronti, per tutelare le proprie opzioni morali e il suo diritto a proclamare liberamente i valori del Vangelo senza per questo essere sottoposta a ingiustificabili ingiurie.

Riguardo il caso dei prelati negazionisti, il capo dei vescovi ha fatto notare che le polemiche sono proseguite oltre ogni ragionevole limite e «in maniera pretestuosa, fino a giungere a un vero e proprio disagio cui ha inteso porre un punto fermo lo stesso Pontefice nell'ammirevole lettera del 10 marzo 2009». Mentre rispetto a Eluana Englaro, Bagnasco ha denunciato una operazione complessiva tesa ad affermare un raccapricciante diritto alla morte, che non è accettabile in nessuna morale, finanche di ispirazione laica. Per questo il cardinale ha rivolto alla politica un preciso appello: approntare e varare, senza lungaggini o strumentali tentennamenti, un chiaro dispositivo di legge sulla bioetica in grado di preservare da avventure analoghe a quella della giovane che ha finito i suoi giorni nella clinica di Udine e di bloccare così ogni possibile deriva eutanasica.

lunedì 16 marzo 2009


Sopra il castello l’orsetto si fa bello

mar 15th, 2009 | By CrisDegni | Category: In primo piano

Bisogna tentare di capire subito da che parte stare; la posizione è un assioma del grande gioco della politica, è una regola fondamentale di chi vuole galleggiare. Tra noi abbiamo esempi illuminati di quanto sopra espresso, persone che pur di rimanere a galla si sono convinte di non avere un ideale, di riuscire a non dimostrare il benché minimo apprezzamento verso nessuno e nulla. Tra questi chi adotta questo meccanismo, o meglio questo mimetismo, lo fa anche pur di piacere a tutti: è la grande strategia del “ma anche” che alla lunga non paga, che ha portato il povero Uolter Veltroni alla disfatta, alla liquefazione. Un esempio? Il nostro orsetto, il Uolter dei poveri, ha strombettato a destra e mancina la munificenza della sua preziosissima intercessione. Grazie al suo sudore ed all’intervento illuminato dell’onorevole Lollobrigida, suo sponsor politico e culturale, il castello di Santa Severa (ma non era anche il castello di Ferrara?), era stato inglobato tra i beni del comune di Santa Marinella e sottratto quindi alle grinfie del perfido Marrazzo, che lo voleva vendere e togliere al godimento di cittadini e turisti (ma non lo gestiscono di fatto due società di Ferrara, aprendo e chiudendo gli antichi portoni a loro piacimento?). Insomma la cosa era fatta ed aveva un augusto e partecipe genitore. Di qualche giorno fa i lamenti del solito principe che urlava a destra e manca per mobilitare spiriti ed animi contro la ventilata cessione dei beni patrimoniali del Santo Spirito ( fra i quali il castello di Ferrara ). Bisogna fare qualcosa e farla in fretta, ha detto e fatto scrivere sui giornali che gestisce. Ma non era cosa fatta? Non ci avevi già pensato tu? Che strana la vita, non si può raccontare una mezza bugia che subito tutti pensano a crederla vera. O sarà Santa Severa che è funestata da un libeccio menagramo? Anche la prima pietra del centro polivalente è rimasta unica e sola. Da oltre un mese più che il mattone di fondazione di un fabbricato sembra una lapide, la pietra tombale di un modo spregiudicato di fare politica che finalmente ha fatto aprire gli occhi a molti cittadini. Non basta raccontare, non basta immaginare e dire a tutti si e si con la testa come un cagnolino. La gente dopo gli scodinzolamenti e le feste vuole anche vedere qualcosa. La “ciccia” si comincia comunque a manifestare, purtroppo non per merito di questa impalpabile e gaudente amministrazione. I cittadini si organizzano e difendono con le unghie. Alla via giudiziaria avrebbero preferito contrapporre quella della logica, della trattativa; piuttosto che ricorrere ai magistrati avrebbero preferito aprire un dialogo. Quando dall’altra parte c’è solo saccenza e presunzione e il dialogo, che questa amministrazione non ha mai voluto aprire, non si riesce nemmeno ad iniziare, l’unica via obbligata è quella del diritto. La magistratura non è sorda ai bisogni della gente. I casi, recentemente, sono stati moltissimi, dalle vicende autovelox a quelle urbanistiche, passando per la tutela dei diritti personali ed economici dei dipendenti comunali. Molto bolle ancora in pentola, anzi nelle pentole che piano piano si stanno scoperchiando tutte. I prossimi giorni mostreranno un’altra Santa Marinella dove la gente, finora inascoltata e vilipesa, sarà finalmente protagonista di questa stagione di brillante rinnovo culturale e politico. Il popolo santamarinellese si è stancato e si sta organizzando per tornare sulla scena. Come direbbe un nostro caro ed affezionato lettore “l’alternativa sta nascendo”, bella e forte quanto basta, e i cittadini lo sanno.

giovedì 12 marzo 2009

mercoledì 11 marzo 2009

domenica 8 marzo 2009

8 MARZO 2009 GIORNATA DELLA DONNA


NONOSTANTE LE PROTESTE, NONOSTANTE LE RICHIESTE, NONOSTANTE L'INTERVENTO DALLA PROVINCIA E DELLE ASSOCIAZIONI.....NOSTANTE...NONOST...NONO...NO!
LO SHERIFFO DI NOTTINGHAM, ED I SUOI CORTIGIANI, CONTINUANO IMPERTERRITI A DISCRIMINARE LE DONNE,... MA PER LORO E' USO COMUNE, L'ARROGANZA E LA STITICHEZZA CELEBRALE, NON GLI PERMETTONO DI ANDARE OLTRE AD UNA VISIONE E GESTIONE MESCHINA DEL POTERE LOBBYSTICO. POTEVANO RISPARMIARSI IL MANIFESTO!
VERGOGNATEVI.PER LE DUE SANTE OGGI 8 MARZO E' IL GIORNO DELLA NAUSEA NEI CONFRONTI DI QUESTA AMMINISTRAZIONE.