sabato 19 febbraio 2011

SANTA SEVERA, QUANDO MUORE UN DISABILE

SANTA SEVERA, QUANDO MUORE UN DISABILE

19 feb 2011
E’ intollerabile quanto sta accadendo attorno a Rirei. La morte di un giovane disabile presso la struttura di Santa Severa non puo’ restare impunita e occorre intervenire con la massima determinazione.
E’ da tempo che i genitori delle persone assistite lamentano una condizione di assoluta noncuranza e credo che occorrano drastici provvedimenti.
E’ dal 2008 che e’ aperta un’indagine della procura di Civitavecchia sull’affidamento della struttura al consorzio Rirei, a cui si e’ aggiunto un ulteriore procedimento per maltrattamenti ai disabili.
A fronte di un pm che aveva proposto nientemeno che l’archiviazione, si e’ trovato un gip che ha invece ordinato la proroga delle indagini, visto che i Nas da tempo hanno rilevato numerose difformità relativi ai requisiti minimi organizzativi, alla destinazione d’uso degli ambienti e alle insufficienti condizioni igienico sanitarie nonché una inadeguatezza complessiva della struttura; risale addirittura al 3 aprile 2009 la relazione dell’Agenzia di Sanità Pubblica, che dopo un mese di ispezioni effettuate in tutti i Centri Ri.Rei, nella  relazione inviata all’allora Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e rilevava diffuse e sostanziali carenze presso i Centri, pronunciandosi “negativamente” su un eventuale accreditamento e sottolineando la presenza in merito ai progetti riabilitativi, di rilevanti “criticità”, «la cui documentazione tecnica e tutto ciò che comporta una corretta documentazione delle attività svolte e dei loro esiti oltre che della qualità offerta, appare frammentaria, talvolta assente o insufficiente»; conseguentemente il 2 luglio 2009 la Regione revocava l’autorizzazione data al centro Ri.Rei. di Santa Severa, condizionando gli effetti della revoca alla conclusione delle attività connesse alla ricollocazione dei pazienti presso altri istituti da effettuarsi entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento; ma la asl Roma F, cui era stata demandata la ricollocazione dei pazienti in carico alla struttura Ri.Rei di Santa Severa, non ha mai ottemperato alla decisione della Regione Lazio, senza che nessuno ne chiedesse conto.
Ma ora e’ troppo. Giovedi scorso e’ morto un disabile psichico ricoverato ed in cura presso il centro di Santa Severa. Questa persona era sofferente da vari giorni e molti operatori del centro avevano fatto presente nei giorni passati la situazione in cui versava il disabile, ma nessuno se ne e’ curato. Giancarlo Biagini e’ cosi’ morto senza ricevere un’assistenza degna di tal nome.
Credo che sia giunto il momento di porre fine a uno scandalo che si trascina da troppi anni e sono sicuro che la sensibilita’ della presidente della Regione mettera’ con le spalle al muro tutti i responsabili di questa storia vergognosa, a partire dalla Asl
la Destra di Santa Marinella

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