giovedì 30 settembre 2010

DESTRA GIUSTIZIA: AL FIANCO DEI CITTADINI VESSATI - MODULISTICA EQUITALIA E BANCHE

DESTRA GIUSTIZIA: AL FIANCO DEI CITTADINI VESSATI - MODULISTICA EQUITALIA E BANCHE
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1- MODELLO RICHIESTA RIMBORSO INTERESSI ALLE BANCHE.
Gli Istituti bancari, nonostante la previsione di un tasso soglia, oltre il quale gli interessi sono  da considerarsi usurai, hanno per molto tempo continuato, ed in alcuni casi ancora continuano, a richiedere interessi superiori a questo tasso.
Spesso succede che le banche addebitino spese e commisioni,  le quali pur se chiamate in modo diverso, devono essere considerate nel calcolo del tasso di interesse concretamente applicato.
Questo accade non solo per i mutui, ma anche per i conti correnti.
Il cliente  può, quindi,  richiedere la restituzione di tutti gli interessi corrisposti alla banca  in misura superiore al limite legale e di quelli che non siano stati oggetto di specifica pattuizione tra il cliente stesso e la banca, secondo quanto previsto nel contratto e nella normativa  .

2- MODELLO RICHIESTA CANCELLAZIONE  DI IPOTECA SU IMMOBILE O DI FERMO AMMINISTRATIVO SU AUTO.
L’Agente di riscossione (Equitalia) può adottare diverse misure cautelari, quali il fermo amministrativo dei beni mobili registrati,  l’iscrizione dell’ipoteca sui beni immobili del debitore,  sequestro conservativo dei beni del debitore.
Secondo i dati resi noti dall'Experian, in Italia, nei primi cinque mesi del 2009, il numero delle iscrizioni di ipoteche legali sulla casa è aumentato del 78%. Nel Lazio le iscrizioni sono passate da 3.042 a 20.534, con un incremento pari al 575%.  Tale enorme incremento delle iscrizioni ipotecarie è da correlarsi proprio all’azione dell’ Agente Riscossione, Equitalia S.p.a.
L’Agente di riscossione può, quindi, attivare la procedura di espropriazione immobiliare, ma  solo se il credito iscritto a ruolo superi gli 8.000,00 Euro ed il valore del bene, diminuito delle passività ipotecarie aventi priorità sul credito per il quale si procede, non sia inferiore agli 8.000,00 Euro .
La mancanza di un controllo dell’Autorità Giudiziaria, in merito all’esistenza ed alla regolarità formale del titolo e della procedura,  consente all’Agente di Riscossione di arrivare all’espropriazione dei beni ed alla vendita degli stessi, anche laddove il credito sia prescritto o non siano stati regolarmente notificati gli atti presupposti, non essendoci alcun obbligo di riscontro preventivo circa la concreta fondatezza del credito erariale o le ragioni del contribuente.
L’iscrizione di ipoteca determina  la concreta impossibilità di disporre del bene.
Il fermo del veicolo impone il non utilizzo dello stesso.
In molti casi sono state iscritte ipoteche anche per debiti inferiori agli 8.000,00 euro.
Spesso succede che il contribuente venga a sapere, casualmente, che sulla propria casa grava  un’ipoteca (quando la deve vendere, per esempio), perché non viene comunicato nulla.
Il contribuente può chiedere la cancellazione dell’ipoteca e del fermo, quando queste sono illegittime (debiti inferiori agli 8.000,00 euro per l’ipoteca, somme non dovute perché già pagate,  prescritte,  oggetto di sgravio, etc..) a cura e spese dell’ Equitalia.

3- MODELLO RICHIESTA CANCELLAZIONE SEGNALAZIONE ALLE CENTRALI RISCHI
Il sistema delle centrali rischi, giustificato formalmente dal garantire il Consumatore da un rischio di sovraindebitamento, consente al sistema bancario e finanziario di avere, in tempo reale, tutte le informazioni sulla posizione creditizia  dei clienti che ricorrono al credito .
Ogni richiesta di finanziamento viene censita nei sistemi di informazione creditizia (SIC). I dati relativi alle richieste, erogazioni, svolgimento dei rapporti di finanziamento sono consultabili dalle altre banche e intermediari finanziarie.
Tali informazioni determinano la possibilità di valutare, a priori, l’affidabilità di chi richiede un prestito, con la conseguente esclusione dall’accesso al credito di coloro che vengano ritenuti “cattivi pagatori”.
Vengono segnalati nel sistema:
-     le richieste di finanziamento,  anche in caso di rifiuto della richiesta o di rinuncia alla stessa;
-    le morosità di due rate o di due mesi, successivamente sanate;
-    ritardi nei pagamenti superiori ai due mesi sanati anche su transazione;
-    eventi negativi non sanati, quali morosità,  gravi inadempimenti, sofferenze;
-    rapporti che si sono svolti positivamente.
Si tratta, quindi, di una vera e propria “schedatura” del consumatore.
I dati positivi relativi allo svolgimento del rapporto di finanziamento sono resi disponibili solo con il consenso del  soggetto finanziato, mentre le informazioni negative sono a disposizione di banche ed istituti finanziari a prescindere dal consenso del consumatore. 
Il soggetto che viene segnalato per insolvenza non solo non avrà più accesso a nuovo credito, ma si vedrà chiudere tutte le altre linee di credito già in corso, anche se queste presentano un andamento regolare.

Alla  revoca degli affidamenti consegue la richiesta di restituzione, in genere entro 14 giorni, delle somme finanziate, gravate degli interessi e dei diversi oneri.
    
La necessità di reperire immediatamente somme liquide da restituire alle banche, da utilizzare per il pagamento dei creditori o delle imposte o oneri contributivi, determina così il ricorso al prestito usuraio.
Normalmente alla velocità con cui viene effettuata la comunicazione dei dati negativi, non  fa riscontro pari velocità e puntualità della cancellazione della segnalazione, ove vengano sanate le posizioni debitorie.
Gli Istituti bancari, senza alcun scrupolo, sono spesso responsabili per illegittime segnalazioni alle centrali rischi.
Il cliente può richiedere la cancellazione della segnalazione all’istituto bancario, preannunciando, in caso di mancata cancellazione, il ricorso all’autorità giudiziaria, con l’ulteriore richiesta del risarcimento dei danni.
Avv. Monica Nassisi
La Destra- Giustizia

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