mercoledì 19 gennaio 2011

domenica 16 gennaio 2011

EX LEADER DI POTERE OPERAIO

Rogo di Primavalle: Lollo in tribunale
come «persona informata dei fatti»

Lunedì convocazione dal giudice per Achille Lollo già condannato a 18 anni, pena prescritta, per l'incendio in cui morirono Stefano e Virgilio Mattei nell'aprile 1973

EX LEADER DI POTERE OPERAIO
Rogo di Primavalle: Lollo in tribunale
come «persona informata dei fatti»
Lunedì convocazione dal giudice per Achille Lollo già condannato a 18 anni, pena prescritta, per l'incendio in cui morirono Stefano e Virgilio Mattei nell'aprile 1973
La tragica immagine del rogo di Primavalle (Ansa)
La tragica immagine del rogo di Primavalle (Ansa)
ROMA
- Achille Lollo, ex leader di Potere Operaio, condannato a 18 anni di reclusione, pena prescritta, per la morte dei fratelli Stefano e Virgilio Mattei, uccisi nel rogo di Primavalle del 16 aprile del 1973 è in Italia, e sarà interrogato lunedì mattina dai magistrati di piazzale Clodio. Finora tutti i tentativi di rogatoria internazionale da parte della Procura di Roma erano falliti. .
I due fratelli Mattei (Ansa)
I due fratelli Mattei (Ansa)
SOLO COME PERSONA INFORMATA DEI FATTI -
Tornerà davanti al pubblico ministero di Roma, questa volta come persona informata sui fatti. Achille Lollo è, già stato protagonista come imputato della vicenda giudiziaria legata alla strage di Primavalle. Da qualche mese Lollo è tornato in Italia essendosi prescritta la condanna inflittagli per la vicenda. Il 16 aprile del 1973, nell'incendio della loro abitazione, morirono i fratelli Stefano e Virgilio Mattei, di 22 e 10 anni. L'interrogatorio di Lollo, che è assistito dall'avvocato Tommaso Mancini, avverrà lunedì prossimo alle 11 davanti al pubblico ministero Luca Tescaroli al quale è affidata l'indagine su alcuni risvolti della vicenda.

INDAGINI RIAPERTE DOPO L'INTERVISTA DEL «CORRIERE» - «A Primavalle eravamo in sei» aveva detto Achille Lollo a Rocco Cotroneo nell'intervista in esclusiva al Corriere della Sera nel 2005. «Vi racconto chi c'era quella notte. Giurammo di non parlare per 30 anni, ma il silenzio non ha più senso» (per leggere l'intervista cliccare qui). In seguito alle dichiarazioni rilasciate la Procura di Roma decise di riaprire le indagini sul rogo di Primavalle ipotizzando per i responsabili il reato di strage. L'incendio era scoppiato nell'aprile del '73 nella casa del segretario di una sezione romana dell'Msi, Mario Mattei, nel quale morirono i figli Stefano e Virgilio Mattei.
IL PADRE DELLE VITTIME - «Finalmente si sta scrivendo la storia vera, la storia giusta». È il commento a caldo alla notizia della comparsa di Achille Lollo lunedì davanti al pm Luca Tescaroli di Roma da parte di Giampaolo Mattei, fratello di Stefano e Virgilio, figli del segretario della sezione Msi di Primavalle. A distanza di quasi 38 anni dalla tragedia, Giampaolo Mattei ha le idee chiare: «Non ci interessa la galera, nemmeno un giorno, ciò che ci preme è invece la verità, nel rogo di Primavalle come anche in altre questioni degli Anni di Piombo. È importante che vengano fatti i nomi dei veri responsabili». Ricordando le tante iniziative condotte insieme con la madre di Valerio Verbano, «che ancora non sa chi abbia ucciso suo figlio», Mattei ha precisato che «il sangue non ha colore politico e vorrei che non lo avesse nemmeno la giustizia». Da questo punto di vista grandi speranze vengono riposte «nel dottor Tescaroli, che ha avuto molto coraggio nel riaprire questa vicenda rispetto anche al suo predecessore che ha fatto di tutto per archiviarla. Il mio appello - ha aggiunto - rivolto anche allo Stato è che stiano affianco a Tescaroli. Noi vogliamo - ha ancora aggiunto Mattei - la verità e la giustizia, non ci interessano le gogne. Il magistrato non deve essere isolato; che lo Stato ci dia un aiuto e ci appoggi in questo». Particolarmente a cuore di Mattei stanno «le nuove generazioni, dopo che alcuni pupari hanno distrutto le generazioni negli anni '70». E lancia un consiglio ai giovani: «Mai portare il cervello all'ammasso. La controinformazione ha fatto molti danni», ricordando in particolare quanto pubblicò Il Messaggero subito dopo la strage di Primavalle, «facendo appunto controinformazione nei nostri riguardi, che magari era stato mio padre ad aver ucciso i suoi propri figli». Mattei ha fatto riferimento anche alle coperture avute da Lollo: «Nel 1975, con l'assoluzione, a Lollo fu data la possibilità di fuggire. Oggi occorre chiarire anche tutte le strumentalizzazioni avvenute all'epoca, ai fiancheggiamenti».

Alemanno si e’ dimostrato un politicante della peggior specie. Incapace di mantenere la parola data.


Alemanno? Per me e’ un capitolo chiuso. L’ho detto anche a Repubblica che questa mattina pubblica una intervista.
Amici per anni, in An fondatori della cosidetta corrente della Destra sociale (cosiddetta e’ un termine che oggi si addice perfettamente al sindaco).
Alemanno si e’ dimostrato un politicante della peggior specie. Incapace di mantenere la parola data.
 Il 6 novembre e’ venuto alla nostra convention, ce lo chiese lui :” Vengo a dire che apro la Giunta “a Destra”, mi spiego’…
Poi non si e’ degnato di farsi sentire. In politica succede, ma mi pare sia un vizio. Ha combinato un disastro, ha buttato fuori dalla giunta De Lillo che era stato difeso da Berlusconi, ha rotto con Rampelli, che ha un discreto numero di consensi, ha scontentato noi, e adesso chiede al Parlamento di aiutarlo sull’emendamento mille proroghe per portare gli assessori da 12 a 15. Uno scandalo.
Una giunta debole, non vedo nessuno entusiasta e non credo che avra’ vita facile. Si accorgera’ cosa vuol dire una opposizione fatta da me e da Rossin. Il Pd si svegliera’ mentre l’Udc non ha interesse a soccorrere il Sindaco in difficolta’, inoltre nel Pdl c’e’ un enormita’ di scontenti. Mi dispiace solo per Roma.
Il conflitto con la sinistra a colpi di manifesti e’ uno spettacolo indegno. Con la parola “vergogna” riferita sempre al concorrente.  Zingaretti, tra l’altro, da  presidente della Provincia, ha anche poteri limitati.
Grazie a tutti questi attacchi, la sinistra e’ convinta che deve puntare tutto su di lui. E con qualche chance, visto che il centrodestra prima di rivincere a Roma dovra’ far dimenticare Alemanno.
L’intervista di Republica a firma di Mauro Favale
P.S.:
Oggi il Corriere della Sera pubblica un’intervista che merita un ringraziamento e una doverosa precisazione. Ringraziamento perchè costituisce un gesto cortese ancorchè raro su quella testata. Ma non mi si può attribuire esattamente il contrario di quello che penso sull’ipotesi di un allargamento della giunta Alemanno per legge. A La Destra la carità non serve. I tre assessorati in più che dovessero scandalosamente essere consentiti, il sindaco può tranquillamente riservarli alla sua sterminata parentela politica. A Destra non ha parenti.
Ed è il motivo per cui – con dispiacere – pubblico sul blog e su Fb l’intervista rilasciata a Repubblica

FRANCESCO STORACE - LA DESTRA

martedì 11 gennaio 2011

TRAGEDIA A ROMA - RICERCATI I COSPIRATORI - A CACCIA DEI FLI

TRAGEDIA A ROMA - RICERCATI I COSPIRATORI - A CACCIA DEI FLI

sabato 8 gennaio 2011

SOLIDARIETÀ CON LA COMUNITÀ COPTA

SOLIDARIETÀ CON LA COMUNITÀ COPTA  




Questa mattina assieme alla cara amica e dirigente de La Destra, Rosalba Valori, mi sono recato presso la comunità copta di Via Laurentina a portare la concreta solidarietà della nostra comunità umana e politica.

Ci ha ricevuti con grande dignità ed estrema cortesia il Vescovo di Roma, S.E. padre Barnaba al-Soryani, che ha particolarmente gradito questa nostra vicinanza in un momento difficile e delicato per i Copti di tutto il mondo. Il recente attentato di Alessandria in Egitto e le numerose minacce hanno gettato quella comunità nella costernazione per le crescenti difficoltà che i cristiani vivono in quella terra.

Infatti i continui e cruenti attentati, cui i Copti sono stati oggetto negli anni, sono sempre restati impuniti, anche quando gli autori venivano identificati, nella distorta valutazione che tutte le religioni tendono alla pace ed alla concordia. Si è riusciti così a far crescere in Egitto un integralismo islamico con cui, come con tutti gli integralismi, è impossibile dialogare e che danneggia, in modo che può diventare irrimediabile, la possibilità di convivenza tra i vari culti religiosi.

Occorre un massiccio impegno mondiale affinchè si eviti un cruento confronto tra religioni; è sufficiente applicare e far applicare le più elementari norme del diritto internazionale che vanno dal riconoscimento del principio di sovranità, all’applicazione del principio di reciprocità. Inoltre bisogna definire e punire i crimini contro l’umanità prescindendo da chi vince e da chi perde, e considerando un crimine anche le sentenze palesemente contrarie al senso di Giustizia.

Come al solito servono atti di volontà, disancorati dai meri interessi economici e commerciali: ne è capace l’umanità?


Adriano Tilgher

giovedì 6 gennaio 2011

Il corano non è stato bruciato, ma scuole e chiese cristiane si

Il corano non è stato bruciato, ma scuole e chiese cristiane si


Ogni scusa è buona per perseguitare i cristani nei paesi musulmani. La proposta del Rev.Jones è stata ritirata, ma Chiese e scuole cattoliche sono state bruciate per "protesta", ovviamente nel silenzio pressochè totale di CHI dovrebbe informare.
Non sia mai, che si scateni una "guerra di religione" o più che altro che non ci si becchi dell'islamofobo con relativa denuncia del caso. Si, perchè, ciliegina sulla torta, nei nostri paesi ci "fottono" con le NOSTRE stesse leggi, che per altro se ne guardano bene da rispettare.
Ho ripescato qualche vecchio post, dove parlavo del martirio dei cristiani nei paesi islamici, ripropongo qualche "aneddoto" tanto per gradire.
Dopo la morte di Don Santoro immolato nella "moderna" Turchia, in altri paesi islamici i fondamentalisti si sono dati molto da fare,
In Kashmir, un gruppo di militanti islamici, ha rapito e decapitato Manzoor Ahmad Chat, un cristiano evangelico di 33 anni.
La testa dell’uomo è stata lasciata all’ingresso di una moschea, chiusa in una scatola di plastica.
L’anno scorso, un predicatore cristiano era stato ucciso allo stesso modo.
Sono stati centinaia gli episodi di intolleranza violenta, spesso con vittime, che hanno visto gruppi di fondamentalisti islamici aggredire in vari paesi con la scusa“dell’apostasia e del politeismo” centri cristiani e Internet cafè (questi ultimi perché veicolano immagini di donne discinte e ideologie “pagane”).
Una scia di sangue che non conosce requie, la cui barbarie è sempre più sconvolgente:
cinque ragazzine sgozzate in Indonesia mentre andavano a messa.
Quattro sacerdoti trucidati in Nigeria e ancora è stato attaccato e distrutto il Bible bookshop di Gaza; in occasione della Pasqua, padre Pizzaballa, della custodia di Terrasanta, ha denunciato l’espulsione silenziosa di decine di migliaia di palestinesi cristiani, spesso a seguito di episodi violenti, dai Territori dell’Anp.
Peggiore è la situazione dei cristiani in Iraq, come è noto, così come in Pakistan, mentre nella stessa “laica” Algeria addirittura una nuova legge punisce con due anni di prigione e 10 mila euro di multa i cristiani che tentino di fare proselitismo tra i musulmani.
Il loro “dialogo interreligioso” è fatto di teste decapitate e di arti mozzati, di torture inimmaginabili, di odio e se qualcuno gli fa notare che sono LORO i carnefici e i cristiani sono le VITTIME, se gli fa notare che una religione non condanna a morte chi appartiene o si converte ad una religione diversa, scatta l’accusa di “islamofobia” e immancabilmente si arriva alla fatidica frase “non facciamone una guerra di religione”.
Ma soprattutto, fin qui abbiamo parlato di estremisti: ma DOVE SONO I MODERATI, quelli che dovrebbero rappresentare il "vero" islam?
MAI SI ALZA una voce che condanna le violenze contro i cristiani, da parte dei "moderati", e anche in quest'ultimo caso, il silenzio dei "moderati" è assordante.
(nella foto testa di un cristiano decapitato in Indonesia)
Orpheus

Bagnasco alla Ue: «Faccia sentire voce forte per difendere la libertà religiosa»

omelia nella cattedrale di San Lorenzo, in occasione della solennità dell'Epifania

Bagnasco alla Ue: «Faccia sentire voce forte per difendere la libertà religiosa»

I cristiani «sono perseguitati perchè parlano di dignità, uguaglianza, libertà di coscienza, Stato di diritto»

omelia nella cattedrale di San Lorenzo, in occasione della solennità dell'Epifania
Bagnasco alla Ue: «Faccia sentire voce forte per difendere la libertà religiosa»
I cristiani «sono perseguitati perchè parlano di dignità, uguaglianza, libertà di coscienza, Stato di diritto»
ROMA - «La comunità internazionale, a cominciare dall'Europa, faccia sentire una voce forte e una parola chiara perchè il diritto alla libertà religiosa sia osservato ovunque senza eccezioni»: ad affermarlo l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nell'omelia pronunciata stamani nella cattedrale di San Lorenzo, in occasione della solennità dell'Epifania. Il porporato ha poi invitato i cristiani «a pregare per i persecutori, perché aprano gli occhi alla luce». «Preghiamo per le anime dei defunti - ha proseguito - per i loro familiari nel dolore, per tutti i cristiani che in tante regioni del mondo ci danno l'esempio» perchè «non possiamo, non vogliamo rimanere insensibili!». Poco prima il cardinale aveva invitato i fedeli ad «essere missionari del Vangelo» perchè «non si tratta di essere arroganti ma luminosi». «L'esempio di tanti nostri fratelli nella fede, che rischiano e danno la vita per Gesù e la Chiesa - ha affermato - ci scuota dal torpore delle cose facili, dalla tiepidezza sempre alle porte, dalla facilità indolente di seguire la corrente del mondo».
PERSEGUITATI - I cristiani nel mondo sono perseguitati perchè parlano di «dignità, di uguaglianza, di libertà di coscienza, di Stato di diritto»: è un altro passo dell'omelia di Bagnasco. «Forse - ha domandato il porporato cercando le motivazioni delle persecuzioni - i cristiani sono discriminati e perseguitati proprio perchè, in nome di Cristo, parlano di dignità e di uguaglianza di ogni persona, uomo o donna che sia? Di libertà di coscienza? Perchè predicano l'amore anche verso coloro che si pongono come nemici? Perchè parlano di perdono, rifiutano la violenza e operano come costruttori di pace? Perchè predicano la giustizia e lo Stato di diritto? Forse è per questo che qualcuno li giudica pericolosi e inaccettabili, oggetto di intolleranza, meritevoli di persecuzione e di morte?».

lunedì 3 gennaio 2011

martedì 4 gennaio · 18.30 - 21.00 Luogo PIAZZA NAVONA Creato da TUTTI A ROMA, IN PIAZZA NAVONA, FACCIAMO UDIRE ALL'AMBASCIATA BRASILIANA E AL POPOLO, IL NOSTRO CORO DI GIUSTIZIA, DI LEGALITA' E COERENZA, PER LA MANCATA ESTRADIZIONE DI CESARE BATTISTI. PARTECIPA ANCHE TU. VI ASPETTIAMO NUMEROSI A DOMANI. LA DESTRA DI SANTA MARINELLA

martedì 4 gennaio · 18.30 - 21.00
Luogo    PIAZZA NAVONA
Creato da    TUTTI A ROMA, IN PIAZZA NAVONA, FACCIAMO UDIRE ALL'AMBASCIATA BRASILIANA E AL POPOLO, IL NOSTRO CORO DI GIUSTIZIA, DI LEGALITA' E COERENZA, PER LA MANCATA ESTRADIZIONE DI CESARE BATTISTI.
PARTECIPA ANCHE TU.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI A DOMANI.

LA DESTRA DI SANTA MARINELLA